COMITATO MOSTRA MITAROTONDA

L'artista tra i promotori dell'evento, Franco Colucci (dx) e Nicola Rizzi (sx)
La sera del trenta dicembre duemiladodici, un gruppo di amici materani e non, si riunì dando vita ad un Comitato promotore per organizzare una mostra antologica e pubblicare un catalogo d'arte della produzione cinquantennale dell'artista materano Giuseppe Mitarotonda, affettuosamente chiamato Peppino e da alcuni di loro "il Maestro". In molte chiese, in alcune scuole ed uffici materani è possibile ammirare i suoi mosaici e le sue coloratissime vetrate. Le sue maioliche e in generale la sua produzione oscilla tra l'artigianato e l'artistico; in particolare piatti e lumi istoriati adornano pareti e salotti di molte case di Matera e di altre città. Sono pezzi unici ed autentici, emblemi di identità storica e di tradizioni.
Peppino Mitarotonda ha continuato nel corso del tempo a cercare nuove forme espressive senza, però, accompagnare la sua produzione con testimonianze scritte o fotografiche che potessero raccontare, in qualche modo, i vari passaggi stilistici che lo hanno portato alla attuale maturità artistica. Purtroppo le ragioni di questa mancanza sono state non solo di ordine finanziario, ma anche organizzative. Ed è per questo che gli amici a lui più vicini, con i quali egli ha condiviso la conoscenza e l'amore per la città d'origine e per la sua storia, hanno deciso di riunirsi e di organizzare la pubblicazione di un volume contenente le opere più rappresentative della ricca produzione artistica e una mostra antologica.
L'iniziativa è stata finanziata con il libero contributo degli aderenti al Comitato e vuole essere una testimonianza non solo di amicizia, ma anche civile, per valorizzare un Artista che attraverso le sue opere racconta la straordinaria storia della nostra città, esaltandone le bellezze e i valori identitari che vengono affidati alle nuove generazioni per una loro tutela e conservazione.
Peppino Mitarotonda ha continuato nel corso del tempo a cercare nuove forme espressive senza, però, accompagnare la sua produzione con testimonianze scritte o fotografiche che potessero raccontare, in qualche modo, i vari passaggi stilistici che lo hanno portato alla attuale maturità artistica. Purtroppo le ragioni di questa mancanza sono state non solo di ordine finanziario, ma anche organizzative. Ed è per questo che gli amici a lui più vicini, con i quali egli ha condiviso la conoscenza e l'amore per la città d'origine e per la sua storia, hanno deciso di riunirsi e di organizzare la pubblicazione di un volume contenente le opere più rappresentative della ricca produzione artistica e una mostra antologica.
L'iniziativa è stata finanziata con il libero contributo degli aderenti al Comitato e vuole essere una testimonianza non solo di amicizia, ma anche civile, per valorizzare un Artista che attraverso le sue opere racconta la straordinaria storia della nostra città, esaltandone le bellezze e i valori identitari che vengono affidati alle nuove generazioni per una loro tutela e conservazione.